Caratteristiche e utilizzo
Il travertino romano è una roccia sedimentaria calcarea; deve quindi la sua genesi all’aggregazione di depositi di vario genere ad una certa profondità della crosta terrestre. Nelle rocce sedimentarie si possono rinvenire spesso fossili di animali o vegetali che vengono inglobati nel sedimento che va a formare appunto la roccia.
I depositi sedimentari sono originati dalla disgregazione di rocce preesistenti, dovuta soprattutto all’azione di agenti atmosferici. Le particelle disgregate possono essere trasportate nelle acque, sia in sospensione che in soluzione. In quest’ultimo caso formeranno depositi di origine chimica.
Il travertino, infine, è impiegato sia in esterno sia in interno per murature, rivestimenti, pavimentazioni, marcapiani, cordoli e altri elementi architettonici e di design; è utilizzato anche per la scultura. I travertino italiani vengono cavati nel distretto di Tivoli-Guidonia in provincia di Roma (travertino Romano) e nelle province di Siena (travertino di Rapolano), Ascoli Piceno, Grosseto, Viterbo.