Rilancio di un caposaldo dell’edilizia pugliese

La parola “chianca” è un termine medioevale semidialettale. Si chiamano “chianche” i pavimenti in pietra calcarea pugliese, tipici dei Trulli di Alberobello e in generale di tutte le masserie delle Murge, e si chiamano così anche le lastre di copertura delle volte coniche(o chiancole, chiancarelle) e dei muri che garantiscono l’impermiabilità. Molti centri storici della regione hanno le vie pavimentate con tali pietre, ma soprattutto il centro storico di Bari ove è possibile ancora ammirare tali pavimenti in uso sia per pavimentare le strade che le abitazioni. Soprattutto nella pavimentazione stradale quando tali lastre sono di dimensioni notevoli assumono il nome di “chianconi” che nell’uso dialettale individua il carattere “pesante” di alcune persone.
Nel nostro continuo impegno per attribuire un valore storico e estetico alla pietra, lavoriamo i pavimenti a mano, tramite un processo artigianale unico nel suo genere, per ricreare l’effetto della chianca antica, usurata dal tempo. Ogni singola chianca, proprio per l’alta manualità di questa lavorazione, sarà unica e irripetibile.